Racconti e Disegni 

Tutti i racconti e Disegni sono realizzati dai nostri Bambini e Ragazzi Karateka e coperti da copyright

Questo ragazzo si Chiama SOHAIB DAKIBOU, un puro sangue Arabo figlio di Nicola e Giulia due Genitori fantastici, rispettosi, educati di nazionalità del MAROCCO residenti in Italia e Cittadini Italiani da tantissimi anni, con tante difficoltà di lavoro ogni giorno combattono per dare il meglio ai loro figli HIBA E SOHAIB nati in Italia, genitori umili e sempre pronti a sostenere con sforzi la famiglia i figli e nella nostra Nazione. Sohaib e Hiba due fratelli iniziano il Karate nel 2016 accompagnati dai genitori, Nicola nome Italiano Abdellatif iniziano il corso di Karate presso la Battisti/Ferraris dove il Gruppo Sportivo Bersaglieri Esercito gestisce da 13 anni il centro Giovanile, Papà Nicola in disparte mi dice Maestro Sohaib ha un Carattere molto forte è un puro sangue Arabo ha bisogno di imparare molto a gestire le sue tensioni e le sue emozioni, così gli dissi non preoccuparti Nicola fidati di me, con calma gradino per gradino vediamo di sistemare e gestire bene il percorso, da quel giorno Sohaib ad ogni mio consiglio mi ascoltava con attenzione e metteva in pratica ciò che dicevo. Sohaib si accingeva ad iniziare la scuola media, dopo qualche mese in confidenza mi diceva Maestro mi Bullizzano a scuola mi chiamano Marrocchino di merda, tante offese e parolacce arrivando anche alle mani io mi fermavo ore e ore a parlare con lui per riuscire a dargli quei consigli che poteva aiutarlo a superare questo momento, e così e stato pian piano anche se devo dire che qualche episodio increscioso a messo in discussione il suo Karate è il Dojo Kun, ma con il tempo con le mie parole, con l'intervento dei genitori ha superato con dignità questo brutto momento ora inizierà presso ITC DELL'OLIO le scuole superiori. Ancora oggi i genitori mi ringraziano per tutto quello che ho fatto per loro e le Armi Marziali il karate cosi discussi ha aiutato ad diventare SOHAIB un adolescente più responsabile a gestire le sue emozioni di puro sangue con lo sport la sua passione con il karate, e non utilizzare mai l'arte per offendere qualcuno. 

STORIA DI KARBER

C'era una volta un bambino di nome Carmine, questo bambino aveva 8 anni e andava a scuola.

Tutti lo prendevano in giro perché era diverso dagli altri, lui era metà drago metà lucertola ed era tutto verde.

Veniva deriso e picchiato a che per il suo aspetto faceva paura gli altri bambini lo isolavano e deridevano.

Così un giorno decise di imparare a difendersi e la sua mamma lo affido ad un maestro di karate per imparare la disciplina.

Era bravo e impara in fretta e presto diventò un campione tutti lo apprezzavano a conoscerlo meglio e lo rispettavano.

Il suo nome d'arte divenne karber kar stava per karate e in parte ricordava il suo nome ber per Bersagliere perché la sua società sportiva era dei Bersaglieri e divenne la mascotte del suo gruppo sportivo diventando un uomo educato e rispettoso e cercò sempre di insegnare agli altri che non è importante l'aspetto fisico ma quello che ognuno di noi ha dentro.

SARA ANDREA DE CILLIS

LA STORIA DEL MAESTRO SHIFU'

Tanto tempo fa, nella lontana Cina, c'era un giovane tigrotto di nome "shifu" che voleva diventare grande e forte.

Così si diresse al tempio del maestro Frank, che gli insegnò il rispetto, la forza e la voglia di amare il karate.

Dopo anni di allenamento il giovane tigrotto divenne forte e giocando con il suo maestro diventò un gran karateka.

LEONARDO COSMAI

LA STORIA DI JEKY

C'era una volta un topolino di Jeky lui apparentemente sembrava come tutti gli altri, andava a scuola, usciva con gli amici, partecipava ai giochi studenteschi eccetera..., ma Jeky nascondeva un segreto che sono i tuoi genitori sapevano e appoggiavano, il karate! Lui non aveva rivelato mai il suo segreto a nessuno perché c'era una legge nel mondo dei topi che impediva a qualsiasi topo di praticare il karate, il motivo non era ben chiaro ai topolini, molti dicevano che il sindacopolino il sindaco di Topolandia era stato attaccato da un gruppo di karateki altri dicevano che per il sindacopolino era uno sport troppo pericoloso.

Insomma il motivo non si era ben capito ma era proibito dalla legge praticarlo.

jeky si allenava tre volte a settimana a giorni alternati e faceva parte del gruppo ASD fiamme cremisi Bersaglieri esercito. Era molto bravo nelle tecniche, non perdeva mai un allenamento ed era sempre disponibile nel perfezionare le tecniche di altri.

Un giorno però mentre lui era sulla strada per andare in palestra, sentì delle urla provenienti dal comune, e a passo svelto si recò sul posto.

Sbirciò dalla finestra e natò un gruppo di ragazzi intenti ad attaccare il sindacopolino e altri suoi aiutanti, Jeky intervenne subito in loro soccorso.

Il sindacopolino fù salvato e lui era furioso perché jeky aveva infranto una legge ma jeky poi spiegò al sindacopolino che il karate non è solo un'arte marziale ma uno sport che ti aiuta a crescere, che ti fa capire l'educazione e il rispetto e che ti fa capire cosa vuol dire impegnarsi e dare il massimo.

Il sindacopolino rimase molto colpito da tali parole e grazie a Jeky quella legge fù cancellata, così finalmente fù libero di praticare lo sport che tanto amava e tutti vissero felici e contenti.

LUANA CAGGIANELLI

LA STORIA DI KIRA

C'era una volta un panda di nome Kira che frequentava il karate.

A kira piaceva tanto il karate, ci andava molto volentieri.

Arrivò un giorno in cui il maestro disse a kira che il 9 dicembre avrebbe dovuto partecipare a una gara internazionale, lei accetto subito ma aveva tanta paura di sbagliare o essere inclassificata, era insicura della sua scelta e dopo aver pensato tanto prese la sua decisione, partecipare alla gara e 9 dicembre.

Con molta ansia e attenzione iniziò la gara, kira svolse benissimo tutti gli esercizi richiesti cioè: percorso, palloncino e kata a coppia.

Si era divertita tantissimo in quella esperienza e voleva rifarla perché ormai aveva superato tutte le sue ansie e paure.

Arrivò il momento della premiazione erano tutti ansiosi, Kira più di tutti perché era la sua prima gara.

Kira vinse il primo posto e i suoi genitori erano molto fieri di lei, della loro piccola guerriera Kira.

Continuò la sua passione non fermandosi mai dando molte soddisfazioni e diventando campionessa mondiale.

PERLA SOMMA

GEMELLAGGIO JAPAN - ITALY

CRANCY IL KARATEKA

C'era una volta, in una valle incantata, un villaggio di lumachine, SLUGVILLE.

Erano tutte meravigliose, ognuna di loro aveva dei colori e delle forme bellissime che, se colpite dai raggi del sole, brillavano splendevano ancora di più, in questa valle era sempre giorno, non pioveva mai, il sole era sempre nel cielo e c'erano tanti fiori colorati.

Le lumachine amavano giocare tra di loro, fare salti e capriole per rincorrere le farfalle, divertirsi a fare splendide acrobazie con le loro zampette.

I giorni passavano felici e nessuno pensava che qualcuno avrebbe mai rovinato quella quiete e serenità.

Al di là della valle incantata c'era un luogo buio e spaventoso, dove non arrivava mai la luce del sole, dove c'erano caverne oscure, ragnatele, rovi e alberi dai rami ormai secchi.

Qui vivevano delle lumache cattive, tenebrose e selvagge, per loro non esistevano il gioco, il divertimento, l'amicizia e il rispetto, il loro unico piacere era farsi dei dispetti.

Giunse un lungo inverno freddo che ghiacciò tutto e le lumache tenebrose rimasero cosi senza cibo né acqua.

Il capo delle lumache cattive, SPIKE, e il suo fedele aiutante, MONOCCHIO, decisero così di rompere con i loro denti affilati i rovi che circondavano la valle tenebrosa e di andare a cercare cibo altrove.

Giunsero così a SLUGVILLE e ben presto cominciarono a fare dispetti a tutti e a saccheggiare le tane dove c'erano le provviste delle povere lumachine.

Tutte quante impaurite corsero subito a chiamare il loro leader CRACY IL KARATEKA, la lumaca più coraggiosa di tutta SLUGVILLE.

CRACY IL KARATEKA indosso il suo karate-gi magico e diede alle due lumache cattive una bella lezione.

Tutti quanti si aspettavano che CRACY le cacciasse via, ma invece la saggia lumaca disse loro" prendete queste scorte di cibo e datele al POPOLO delle lumache tenebrose e ricordate una cosa importante: " IL BENE TRIONFA SEMPRE !!! " così le due lumache ringraziarono CRACY IL KARATEKA, si strinsero in un forte abbraccio e andarono via.

Dopo qualche tempo e per tanti lunghissimi anni tornarono in pace a trovare il loro amico CRACY IL KARATEKA a SLUGVILLE.

GIOCONDO RICCARDO MAX

LA STORIA DI FLESH

C'era una volta un bambino di nome shang che praticava il karate ma un giorno decise di smettere di farlo perché iniziava a trovarlo noioso e anche perché tutti i suoi amici facevano altri sport per esempio calcio, basket, tennis, però la sua mamma lo incoraggiava anche perché di li a poco ci sarebbero stati gli esami.

Lui disse di si alla mamma ma faceva questo sport contro voglia.

Un giorno finita la lezione di Karate shang entrò nello spogliatoio e vide nascosta una cassa musicale, ma cosa ci faceva lì?! Lui la prese e la portò a casa sua.

Mentre dormiva gli venne un'idea abbinare il karate alla musica.

La mattina seguente pensava a come chiamare questa disciplina e disse: <<ci sono Sound karate>> era contentissimo è andò a riferire al suo maestro che fù contento della sua idea e lo aiutò a diffondere nel mondo questa disciplina.

E una volta cresciuto shang divenne maestro di questa disciplina e veniva soprannominato Sensei shang.

FRANCESCO BOMBINI

KATA SITO RYU  ANAN

KATA SHITO RYU SUPARIMPEI

LA STORIA DI UNICORN

Un giorno sono andata in un bosco incantato e ho visto un cucciolo di gatto che all'improvviso si trasformò in un unicorno campione di karate, era "Unicorn" il re del bosco che difendeva tutti gli animali dai predatori.

NICOLE STORELLI

LA STORIA DI MIKE IL MIO EROE

C'erano una volta due fratelli, Mike e Clarissa che erano appassionati di Karate.

La scuola più vicina, era sulla sponda del fiume in una città dell'Himalaya, per arrivarci bisognava attraversare il ponte e alcune strade poco sicure.

Mike e Clarissa chiesero ai loro genitori di poter praticare Karate, ma i genitori dissero che arrivarci non era sicuro.

Mike e Clarissa insistettero cosi tanto che i genitori dissero di si, ma seguendo alcune regole;

la prima regola è quella che non dovevano ritirarsi tardi dalla palestra, se non con il Maestro o con un adulto conosciuto dai genitori;

la seconda regola non dovevano fare qualcosa di pericoloso, perché gli avrebbe fatto perdere la loro fiducia;

la terza non dovevano disubbidire.

Mike e Clarissa furono contentissimi di poter andare a Karate e promisero ai genitori che non gli avrebbero disubbiditi.

Mentre percorrevano la strada per la palestra Clarissa scivolò e cadde verso la riva del fiume, Mike con prontezza corse da lei cercando di afferrarla ma la corrente del fiume trascinò Clarissa con se e Mike non esitò nemmeno un momento, si tuffò e con grande fatica la afferrò, la caricò sulle spalle e ritornò a riva al sicuro.

Clarissa abbracciando il fratello pianse per la felicità " MIKE ERA DIVENTATO IL SUO EROE ".

Clarissa promise di non disubbidire più.

Arrivati a casa Mike raccontò tutto ai genitori che per premiarlo si impegnarono ad accompagnarli in palestra dove praticavano molto e si divertivano tanto diventando dei Campioni.

CRISTIANA LOPOPOLO

LA STORIA DI DANIEL

Una notte Daniel sogna di fare karate in palestra.

Sogna di imparare tante tecniche per difendersi dalla gente cattiva.

Un bel giorno mentre andava in chiesa con la nonna si trovò a difendersi da un ladro che vuole rubargli gli oggetti che indossava compreso un braccialetto che amava molto.

La mattina seguente Daniel si svegliò e racconta alla mamma del sogno che aveva fatto.

Fece colazione e andò a scuola.

MARIADONATA D'ADDATO

LA STORIA DI DODO

C'era una volta una famiglia che viveva in campagna e avevano un bellissimo Beagle femmina.

Un bel giorno la cagnolina ebbe una cucciola che chiamata Dodo, era molto vivace ma era bellissima.

Accanto alla loro villa viveva un vecchio che odiava i cani ma soprattutto odiava Dodo perché abbaiava spesso.

Un giorno d'inverno c'era un brutto temporale e Dodo abbaiava tutto il giorno perché aveva paura.

Il vecchio esausto di sentire abbaiare il cane la portò via abbandonandola fra le campagne non abitate.

Lei era piccina e non sarebbe mai riuscito a trovare la strada di casa finché dopo una lunga notte di cammino e tanto coraggio fu trovato tutto bagnato dal maestro di karate che si ritrovava lì per allenarsi, solo in mezzo alla natura, da quel momento diventarono migliori amici tanto da amare il karate e allenarsi felici per sempre.

GIORGIA UVA 

KATA SHOTOKAN RYU GANKAKU

Il 2015 Domenico GADALETA entra a far parte del gruppo sportivo Bersaglieri, presso la palestra della Battisti/Ferraris, figlio di Gianni e Antonia persone fantastiche, Gianni scherzoso e Uomo serio di Vita, oggi tutta la famiglia dal 2015 frequentano il mio dojo. Domenico dal primo momento si affianca al mio insegnamento Tecnico ed educativo e pian piano con tanti sacrifici e riuscito ad apprende tanto, oggi sta realizzando il suo percorso, con l'esordio da agonista Kata si qualifica in regione Puglia per il Campionato Italiano Esordienti 2020. 

LA STORIA DI KAROTE KID

Ogni mattino mister coniglio si recava nell'orto per mangiare le carote più grosse.

Vedendo carotino gli disse che lo avrebbe sgranocchiato sotto i suoi denti non appena sarebbe diventato più grande.

Carotino, che non voleva affatto essere mangiato, inizio ad allenarsi, dondolandosi nel terreno, ruotando attorno a se stesso e saltellando sulle punte, per sradicarsi dal terreno in cui era piantato..... e più provava, più gli riusciva bene.

Il mattino della prova arrivo presto: Mister coniglio decise di mangiare carotino, ma lui inizio a ruotare e saltellare, scendo fuori dal terreno.

Quando carotino si vide di fronte mister coniglio, inizio a prendere a pugni il suo nasone, costringendolo a fuggire via.

tutte le carote del campo, finalmente felici, esultarono e nominarono il piccolo carotino " KAROTE KID "

MICHELANGELO FIORENTINI

LA STORIA DI ALFA DRAGO SDENTATO

Eravamo io e il mio drago, stavamo combattendo contro i nemici.

Ci stavamo per battere quando, ad un certo punto lui, il mio drago, ruggì così forte che diventò l'alfa, il capo degli animali!!!

E insieme abbiamo vissuto tante avventure.

SARA STORELLI


LA STORIA DI KARATE MUU 

C'era una volta in una fattoria lontana una mucca dal nome karate muu. In questa fattoria vivevano tanti tipi di animali tra cui mucche, pecore e maialini. Di notte a volte scomparivano delle pecore e maialini allora Karate muu si nascose per vedere dove finivano gli animali scomparsi. Scoprì che di notte un lupo le rapiva per mangiarle, allora Karate muu spuntò fuori dal suo nascondiglio e con un mawashi stese lupo. Da quel giorno non sparirono più gli animali della fattoria.

MARGOT SICILIANI 

LA STORIA DI BABY PANTER

Baby panther narra la storia di un bimbo disperso nel 2017 a soli quattro anni...accadde in una giungla durante un safari in amazzonia mentre era in vacanza con la sua adorata mamma...al piccolo si affiancò una pantera che durante una tempesta di fulmini e saette lenì lo spavento standogli vicino per istinto materno non avendo avuto fortuna con il suo cucciolo che aveva perso da lì a poco...riversò tutto il suo amore per il disperso...tanto che Wakira capì che il bimbo attraverso questa tempesta aveva stranamente originato un enorme potere...e fu così che tra loro nacque una grande amicizia.

La pantera esperta di combattimenti felini sempre pronta a sfidare mille pericoli per difendere il suo piccolo amico. E fu così che insieme sempre più affiatati lottavano per la loro sopravvivenza...grazie alle movenze della pantera il bimbo apprese molto dalla sua maestra.

Finche un giorno all'età dei sei anni il piccolo Baby panther venne finalmente ritrovato dalla sua mamma che non si era mai rassegnata all'idea della perdita del suo amato bambino.

A questo punto decisero di ritornarsene nella loro casa nel sud Italia...solo che Wakiba non potendo più fare a meno del suo piccolo amico decise di affrontare con loro il lungo viaggio in aereo, con l'intento di mantenere e alimentare la sua forza acquisita praticando arti marziali in una noto scuola di karate dove tutti lo aspettavano a braccia aperte essendo a conoscenza della stupefacente storia di sopravvivenza del piccolo Baby panther.

Mentre per la pantera nera c'era un enorme giardino botanico che l'attendeva, sito nella vita della padrona di casa dove poteva liberamente scorazzare insieme al suo fedele amico...e così vissero tutti felici e vincenti Baby panther, Whakira e la sua dolce mamma.

PIETRO LA CANDIA

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